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ENTRO FINE MESE I BANDI PER L’ASSUNZIONE DI 63.712 DOCENTI PER IL TRIENNIO 2016/2018

Il 29 dicembre 2015 il MIUR sul proprio sito (www.istruzione.it) ha pubblicato il DPCM del 24 dicembre 2015, recante autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad avviare le procedure di reclutamento a tempo indeterminato, per il triennio scolastico 2016/2018, di 63.712 docenti, ai sensi dell’art.35, comma 4, del d.lgs n.165 del 2001.

È proprio così. Entro fine gennaio prenderà via il concorso che darà a 63.712 aspiranti la possibilità di entrare nel mondo della scuola e coronare il sogno di diventare docenti. Posto fisso o missione educativa? Questo non è dato sapere ma ad ogni modo, al Ministero si sta già lavorando per il varo dei tre bandi (Infanzia-Primaria, Secondaria e Sostegno) che dovrebbero essere pubblicati entro la fine di gennaio insieme ai decreti sulle prove, sugli ambiti disciplinari e sui titoli.

Partono così indiscrezioni e ipotesi su prove e valutazione dei titoli come ad esempio per i bene informati sarebbe confermata la prova di inglese per la primaria. L’esame dovrebbe comprendere anche l’accertamento della conoscenza della lingua inglese (livello B2).

Tra le novità del concorso c’è anche quello specifico per il sostegno. Una novità contenuta nella legge 107, La Buona Scuola e, sempre secondo i beni informati, l’esame orale del sostegno potrebbe consistere nello svolgimento di una progettazione didattica individualizzata sulla base delle diverse forme di disabilità.

I posti banditi sono 63.712 così suddivisi:

  • posti comuni 52.828,
  • posti di sostegno 5.766 (cifra sottostimata rispetto al reale fabbisogno della scuola italiana),
  • posti di potenziamento 5.118.

Mancano però ancora i dettagli delle classi di concorso per le quali saranno banditi i corsi e soprattutto come saranno determinati quelli per il potenziamento.

Resta da chiarire un’ultima questione relativa ai posti messi a bando. I 63.712 posti fa riferimento ad un triennio (2016-18) ma sull’attuale disponibilità. Ma di anno in anno i posti sono autorizzati dal Ministero dell’economia che determinerà la consistenza degli organici in relazione al bilancio statale. Questi dati perciò potrebbero essere non veritieri (www.orizzontescuola.it).

Il dubbio principale che angoscia i futuri docenti riguarda, invece, la presenza o meno della prova preselettiva per tutti gli ordini e gradi di scuola, sebbene in un primo momento il Ministero fosse deciso ad eliminarla soltanto per il concorso riguardante le secondarie.

A breve vedremo come andrà a finire e se i dubbi che nascono giorno dopo giorno saranno confermati o smentiti da MIUR.[/fusion_text]