Gestire la classe non significa solamente mantenere la disciplina. Saper riconoscere lo stile comunicativo e cognitivo degli allievi ed adottare le strategie di insegnamento più adeguate da parte del docente permetterà loro un apprendimento efficace, favorendo anche la qualità delle relazioni interpersonali e le abilità metacognitive. Di conseguenza gli obiettivi principali del corso sono quelli di fornire al docente le strategie, le tecniche e gli strumenti per far fronte ai comportamenti-problema siano essi del singolo alunno che dell’intera classe.
Obiettivi specifici:
- Conoscenza teorica specifica sui principali comportamenti-problema;
- Effettuare l’osservazione strutturata di un comportamento problematico ed il relativo intervento educativo;
- Impiegare strategicamente rinforzi e punizioni;
- Strutturare l’aula, dalla disposizione dei banchi all’organizzazione dei materiali;
- Stabilire le routine e definire le regole di classe;
- Impiegare strategie di didattica metacognitiva;
- Impiegare modalità educativo-didattiche che favoriscono l’interazione sociale degli alunni.
- Utilizzare in classe team integration, comunicazione non verbale e public speaking
Team Integration
Che cosa mi rende unico? Come contribuisco al lavoro del Team? Quali sono le mie potenzialità e come posso realizzarle in azienda? Come vedo il mio sviluppo personale e lo sviluppo del mio Team? Come posso motivare me stesso e gli altri? Team Integration è uno processo di fondamentale importanza per un lavoro di gruppo efficace. Infatti, per raggiungere gli obiettivi, il Team deve agire come un solo uomo. Ma deve unire in sé non i difetti, bensì le qualità migliori dei suoi membri. Come in cucina, così anche nel lavoro la miglior ricetta è quella dove i contrasti si equilibrano per un ottimo risultato. Prepariamo il nostro Team… come un’ottima cena! Team Integration consiste dunque nel prendere coscienza del contributo di ciascuno e dell’identità, unica e individuale, del Team in quanto insieme. I membri del Team si conoscono tra loro, a partire da una conoscenza approfondita di se stessi, e prendono coscienza delle risorse dei singoli e del Team rispetto alla mission aziendale. Questo processo svolge in tutto il team di lavoro complessivamente, con una serie di interventi mirati, e riguarda tutti i livelli, dalla vision agli aspetti operativi più elementari. In primo luogo noi procediamo con ad aumentare la consapevolezza individuale di ogni membro del team, che così ha occasione di chiarire a se stesso:
- i propri punti di forza e di crisi;
- gli obiettivi da raggiungere;
- i problemi da superare;
- il proprio ruolo nel team e nell’azienda. In secondo luogo, viene svolta un’analisi del Team come insieme e tracciato il suo
A partire da questo, la squadra impara a conoscersi e a realizzare al meglio le proprie potenzialità.
Profilo individuale e profilo di gruppo Il profilo di ogni singolo membro del Team e del Team nel suo complesso traccia un quadro di capacità, interessi e potenzialità mentali ed emotive. Ciascuno di noi ha infatti una propensione più forte per un certo ambito, o zona mentale. Queste possono essere sintetizzate come “emisfero sinistro” ed “emisfero destro” del cervello. L’emisfero sinistro è collegato alle facoltà razionali e calcolatori, alla progettazione e alla pianificazione; L’emisfero destro si occupa invece dell’emotività, dell’immaginazione e della creatività.
Nessuno di noi sviluppa entrambi gli emisferi allo stesso grado; di conseguenza, alcune persone avranno una maggiore propensione al calcolo, mentre altre al volo della fantasia. Se questo è vero per l’individuo, è vero anche per il Team. Nel nostro percorso di formazione ne tracciamo un profilo per poi interpretarlo insieme. Grazie a ciò, il Team si scopre unico e ricco di potenzialità proprio come lo è un individuo. Inoltre, prende coscienza del valore della diversità; si rende conto dell’importanza del contributo di ciascuno; aumenta la propensione al dialogo; migliora la comunicazione; sperimenta un approccio più vario e molteplice ai problemi da risolvere.
Il nostro valore aggiunto: l’approccio esperienziale Il nostro valore aggiunto? Il fatto che tutto questo processo non venga svolto in aula, bensì sia vissuto direttamente dal Team attraverso una serie di attività esperienziali di grande impatto emotivo. Una volta completato e condiviso il profilo di ciascun componente e dell’intero Team, mettiamo alla prova il gruppo in condizioni che lo sfidano a manifestare le proprie potenzialità nascoste. Prendiamo le mosse proprio dal profilo tracciato. Se il Team si è rivelato debole sul lato della immaginazione e della creatività, proponiamo un’attività che stimoli queste sue qualità. Prendiamo ad esempio un Movie Making. I partecipanti devono creare un breve spot video per pubblicizzare la loro azienda/scuola, un suo prodotto o servizio. Possono anche avere un tema particolare, ad esempio l’argomento trattato in una convention, oppure il futuro dell’azienda in un momento di crisi. In ogni caso, l’attività cinematografica permette di elaborare, visualizzare e rappresentare con metafore originali la Vision, i Valori e la Mission. Il lavoro sullo spot è un ottimo espediente per spronare i membri del Team a formulare in modo sintetico, visivo e immaginifico i concetti chiave dell’azienda. Se è il versante della pianificazione a essere carente, opteremo per un’attività che richieda al Team uno sforzo di precisione. Un format adatto è ad esempio Lego Building, un esercizio di costruzioni che utilizza i mattoncini Lego. Anche in questo caso lo scopo sarà quello di riuscire a rappresentare visivamente “l’azienda ideale” o gli obiettivi futuri. Ma stavolta a prevalere non sarà il volo della fantasia, bensì la progettazione e l’attenzione al dettaglio.
Al Team sarà richiesto di: preparare un progetto dettagliato; dividere i compiti; organizzare gruppetti di lavoro che svolgano le diverse parti del progetto; realizzare la costruzione nel tempo stabilito.
Se il Team manca di armonia e capacità di ascolto reciproco, lo testeremo con attività che puntano alla condivisione del ritmo: Corporate Song oppure Orchestra Aziendale. Nelle attività musicali, infatti, esercitiamo la leadership circolante. Ciascuno partecipa con la propria voce o il proprio strumento alla musica creata dal Team, senza gerarchie precostituite. Da un lato, tutti devono imparare lo stesso ritmo e suonare o cantare insieme come un’orchestra o un coro coordinato. In un secondo momento c’è spazio per l’espressione della leadership individuale: a turno, si propone un ritmo che gli altri componenti del Team devono replicare. In questa maniera, ciascuno ha la possibilità di esprimersi e di esercitarsi a guidare il gruppo. Lavoriamo dunque sulle capacità di: ascoltare gli altri; esprimere le proprie emozioni attraverso la musica; comprendere le emozioni espresse dagli altri; imparare un ritmo proposto da altri; proporre un proprio ritmo da condividere; suonare insieme. Insomma, proiettiamo le capacità e i punti critici del Team in un ambiente differente per spingerlo a esprimere appieno le proprie potenzialità.
Risolvere le contraddizioni nascoste Sia a livello della singola persona, sia a livello di gruppo ci possono essere contraddizioni nascoste, o atteggiamenti apparentemente innocui, che danneggiano il funzionamento del team e ne bloccano la crescita. Allineamento di gruppo è un modo per rilevare e risolvere questi blocchi. Anche nel gruppo di lavoro apparentemente più unito ci possono essere contraddizioni nascoste, che non vengono a galla senza l’operazione di allineamento di gruppo. La vision e la mission aziendale possono essere contraddittorie al loro interno (ad esempio, se alle proclamazioni di amore per la natura non corrisponde un reale sforzo ecologico) oppure possono scontrarsi con gli ideali del membro singolo del team (ad esempio, se alla tensione dell’azienda all’internazionalizzazione si oppone il desiderio di un padre di famiglia di restare unito ai figli). Queste contraddizioni celate, di cui spesso non si parla e forse nemmeno ci si rende conto, vanno esplorate e indagate per poter essere risolte.
Comunicazione non verbale
Alcune ricerche hanno dimostrato che la comunicazione non verbale nei contesti di insegnamento ha un ruolo significativo nel costruire un rapporto di fiducia tra allievo e docente e, inoltre, può influire nel determinare il rendimento scolastico sia del singolo sia del gruppo.
Anche il buon senso ci permette di capire che, volendo parlare di un argomento che susciti l’interesse dei bambini, sarebbe impossibile (o quasi) riuscire a sortire l’effetto desiderato curando soltanto l’aspetto verbale, scegliendo cioè le migliori parole possibili. E’ fondamentale imparare a giocare con la propria voce, sottolineando ed evidenziando i contenuti che si vogliono trasmettere grazie alle variazioni di tono, alle pause e alla velocità del proprio eloquio (paraverbale). Inoltre è importante imparare ad utilizzare il proprio corpo per trasmettere tutto l’interesse che si vuole suscitare nei bambini (non verbale).
Il corso si propone di offrire, attraverso indicazioni teoriche ed esercitazioni pratiche, alcune strategie per incrementare l’efficacia comunicativa sviluppando la capacità di accordare la propria fisicità (intesa in senso ampio: movimenti, postura, espressioni del volto, ecc.), agli elementi paraverbali (timbro, tono, velocità, pause, volume, ecc.) ed al contenuto del messaggio.
Obiettivi:
- fornire elementi teorici e pratici per imparare a leggere la propria modalità comunicativa
- sperimentare differenti modalità di utilizzo del corpo e della voce per rendere la propria comunicazione, anche non verbale, più efficace
- offrire elementi teorici e pratici per imparare a leggere il non verbale del nostro interlocutore
Public Speaking
L’attenzione esclusiva verso i contenuti e le informazioni, nell’attività dell’insegnante non basta più; è fondamentale conoscere e praticare le tecniche di base che possono agevolare sicurezza e calma interiore nel Public Speaking. Sviluppare una maggiore consapevolezza dei tre canali della Comunicazione come strumenti di azione e presenza (gestualità, postura e movimenti, contatto visivo, espressioni facciali) per vincere la normale ansia di parlare davanti agli altri.
Intro e Paura di Parlare in pubblico Profilo uditorio e Abilità comunicative Contatto visivo
Gesti movimenti posture Gesti e movimenti Linguaggio e pause
Abbigliamento personalità humor Stress e public speaking
Fasi operative e supporti visivi
Gestione psicologica e conclusioni
Docenti del modulo
Prof. Alessio Fabiano (Ricercatore UNIBAS M-ped/03- Docente di didattica delle innovazioni tecnologiche e inclusione. Esperto di Orientamento al lavoro) Referente Scientifico
Dr.ssa Lucia Moretti (Co-founder Talent Garden Cosenza / esperta team working)
Dr.ssa Francesca Gargiulo (Co-founder Goodwill / esperta public speaking)
Dr.ssa Rosaria Adduci (Co-founder Talent Garden Cosenza / esperta team working)